GURU PURNIMA – Un Giorno per Ritrovare il Cuore del Servizio Spirituale

Nel cuore del mese di luglio, i devoti di tutto il mondo si sono riuniti online per celebrare la Guru Purnima, un giorno sacro dedicato alla gratitudine verso il maestro spirituale. Durante la riunione del 10 luglio 2025, ricca di insegnamenti e riflessioni, si è ricordato non solo l’apparizione di Śrīla Vedavyāsa, l’autore del Mahābhārata e del Bhāgavatam, ma anche la scomparsa di Śrīla Sanatana Goswami, uno dei sei Goswami di Vrindāvana e venerato come Samabandha Acharya, colui che ha spiegato la relazione eterna tra l’anima (jīva) e Krishna.

I partecipanti hanno ascoltato il racconto della crisi interiore di Vedavyāsa, che si sentiva incompleto nonostante avesse compilato innumerevoli scritture. Fu Nārada Muni a consigliargli di glorificare direttamente i passatempi del Signore, da cui nacque lo Śrīmad Bhāgavatam, la perla delle scritture vediche.

È stato ribadito che un vero Guru non è un semplice maestro accademico o un predicatore carismatico: è colui che soffre nel vedere le anime condizionate immerse nell’ignoranza e offre la propria vita per guidarle verso Krishna. La sua autorità non si basa sull’ego, ma sull’umiltà e la fedeltà agli insegnamenti ricevuti.

Un momento toccante è stato il racconto di quando Krishna, vedendo l’età avanzata di Sanatana Goswami, gli concesse una pietra di Goverdhana con le impronte di mucca e vitello, permettendogli di compiere il parikrama in forma simbolica, ma accettata come completa.

Durante il ritiro di Chaturmasya, i devoti intensificano la pratica spirituale, sacrificando il piacere personale per dedicarsi al canto del Santo Nome, allo studio e al servizio. È stato ricordato l’episodio del Ramayana in cui Hanuman interviene per ristabilire la disciplina e il dharma, mostrando che il servizio devozionale implica fermezza, ma anche compassione.

Infine, si è sottolineata l’identità essenziale del devoto: “servitore del servitore del servitore”, e la necessità di evitare le offese per progredire. Il vero sacrificio non è nel fare grandi rinunce esteriori, ma nel rinunciare al proprio ego per piacere a Krishna.

In un’epoca di superficialità e dimenticanza, il messaggio della Guru Purnima è un invito a riconnettersi con il proprio maestro, a vivere ogni giorno come un’offerta, e a rinnovare il fuoco del servizio devozionale puro.

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