di Ramananda Das HDG

L’ascolto del cucchiaio: spiritualità della cucina quotidiana 🍲🧘♀️
Ogni giorno, almeno una volta, ci ritroviamo davanti a un fornello. A volte in fretta, altre con calma, ma raramente ci soffermiamo sul significato spirituale del cucinare. Eppure, proprio lì — tra una cipolla che sfrigola e un cucchiaio di legno che gira lentamente nella pentola — si cela un rito antico quanto l’umanità: l’offerta del nutrimento, la trasmutazione degli ingredienti, la possibilità di coltivare consapevolezza.
Oggi esploriamo un aspetto spesso trascurato della crescita personale: la cucina come pratica meditativa e spirituale.
🍅 Il momento presente ha il sapore del pomodoro
Nel contesto della pratica spirituale legata al mantra Hare Krishna, la preparazione del cibo è un vero atto sacro. Ogni piatto, prima di essere consumato, viene offerto a Dio attraverso il canto del mantra, trasformando il pasto in prasadam, cibo benedetto. Ma anche al di fuori di una cornice religiosa, cucinare con presenza e gratitudine cambia tutto.
Francesca, 36 anni, racconta di aver superato un lungo periodo di depressione imparando a cucinare zuppe per sé stessa. «Ho iniziato con una crema di lenticchie. Ogni taglio di carota, ogni spezia aggiunta, era come un gesto d’amore per il mio corpo e per la mia anima. Il silenzio della cucina mi parlava più di mille parole.»
🌍 Cucinare per cambiare il mondo
Spesso sottovalutiamo l’impatto ecologico delle nostre scelte alimentari. Eppure, secondo uno studio pubblicato da Nature Food, una dieta flexitariana — che privilegia cibi vegetali riducendo drasticamente il consumo di carne e derivati —potrebbe ridurre le emissioni globali di gas serra del 52% entro il 2050.
Un gesto così semplice, come scegliere legumi invece di carne, diventa un atto politico e spirituale. È come dire: “Scelgo la vita, la cura, il futuro.”
E se quel gesto è compiuto con consapevolezza — ascoltando il suono del coltello che affetta, il profumo del rosmarino che si sprigiona, il calore che cresce — allora ogni pasto diventa un’offerta al bene comune.
📖 Cucinare nella memoria
La scrittrice Helga Schneider racconta la figura di sua nonna che, in tempo di guerra, preparava pane con farina di castagne e bucce di patata. Non c’era quasi nulla, eppure quella cucina era un tempio di dignità. Ogni gesto aveva valore, ogni ingrediente era rispettato.
Oggi, cucinare con consapevolezza è anche un modo per onorare chi, prima di noi, ha resistito con le mani nell’impasto.
✨ Conclusione: il cucchiaio come mantra
Prova, oggi stesso, a cucinare un pasto con presenza assoluta. Sii lì. Respira con gli ingredienti. Ascolta. Ringrazia. E se puoi, offri quel piatto — anche solo simbolicamente — a qualcosa di più grande.
Perché forse, ogni zuppa è una preghiera, e ogni cucchiaio che mescola è come un mantra che ripete:
Hare Krishna Hare Krishna Krishna Krishna Hare Hare
Hare Rama Hare Rama Rama Rama Hare Hare 🙏✨
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