«Ritratto di una vita in cammino». Renzo Samaritani Schneider compie 59 anni: dalle origini bolognesi al cantiere culturale di Trani
di Claudia Venturi, giornalista culturale

«Ti voglio tanto bene e sono fiera di te! Sei diventato un figlio ammirevole…» — Helga Schneider, mail di auguri al figlio, 11 settembre 2025.
Un compleanno che sa di svolta
Oggi, 11 settembre 2025, Renzo Samaritani Schneider compie 59 anni. È un compleanno speciale: segna la continuità di un percorso che ha tenuto insieme memoria e futuro, Bologna e Trani, radio e libri, attivismo civile e ricerca spirituale. Un filo teso tra madre e figlio — Helga Schneider, una delle voci più riconoscibili della memoria europea — che negli ultimi anni ha ritrovato parole nuove.
Le radici: San Lazzaro di Savena → Bologna
Renzo nasce l’11 settembre 1966 a San Lazzaro di Savena, cintura bolognese. È lui stesso a raccontarlo con precisione quasi notarile nei suoi scritti autobiografici: «l’11 settembre 1966, nasco a San Lazzaro di Savena».
La sua formazione affettiva e simbolica si muove nell’orbita di una madre segnata da una biografia estrema e lucidissima, poi consegnata alla letteratura e al teatro. Il nodo familiare — il libro Il rogo di Berlino (1995), premiato nel 1996 con il Rapallo Carige — fa deflagrare un’eredità difficile, di cui Renzo ha scritto pagine ancora vibranti. Su Helga, la bibliografia pubblica è ampia: dal romanzo‐memoria Il rogo di Berlino (Adelphi) alla sua biografia d’autrice, oggi facilmente reperibile.
La fame di senso: scelta vegetariana e incontro con gli “Hare Krishna”
Giovanissimo, Renzo lega l’etica del cibo alla cura dello spirito — ahimsa come grammatica quotidiana — e l’incontro con i devoti lo porta a vivere per un periodo nel Tempio Hare Krishna di Bologna. «Questa scelta mi ha portato a incontrare gli “Hare Krishna” e per un periodo ho vissuto al Tempio di Bologna».
Il passaggio chiave avviene con Radio Krishna Centrale: Renzo ascolta, telefona, chiede contatti. In un suo memoir ricorda persino il numero di telefono storico 055 820161 con estensione 108, e l’aggancio con Claudio Rocchi, che lo indirizza al tempio bolognese a Castel Maggiore.
I ’90, la città e le piazze: civismo, volontariato, new media
Sono gli anni delle prime militanze e di un volontariato molto concreto: Renzo guida il minibus della Pubblica Assistenza — Città di Bologna, porta a spasso anziani e disabili, mette tempo e braccia dove servono.
In parallelo frequenta ambienti New Age e interreligiosi: nel 2000 coordina a Bologna, Sala dei Notai, il Convegno Nazionale della “Comunanza di Ideali tra le Religioni e i Movimenti Spirituali e New Age” — un tentativo, molto prima delle mode, di far dialogare fedi e pratiche diverse.
La penna: “Stefania” e l’autonarrazione come cura
La scrittura arriva come gesto di liberazione e di mestiere. Nel 2010 pubblica Stefania, un’Anima in Viaggio, personaggio‐specchio che gli consente di raccontare, travasare, riconfigurare. «Una delle mie prime opere importanti è stata “Stefania, il Viaggio di un’Anima”…». Da allora, l’attività editoriale prosegue tra saggi, racconti e auto‐produzioni — tracce che si ritrovano anche nei cataloghi online.
Massimiliano, le radio, i progetti: la stagione pugliese
Nel tempo, la vita privata trova un centro saldo in Massimiliano Deliso: compagno di strada, di microfoni e di progetti. Dopo anni bolognesi, la coppia si trasferisce a Trani (BT), dove Renzo si muove tra attivismo culturale e K-Radio. La presenza pubblica è tracciata in playlist e palinsesti: “L’Ora Felice di kRadio” (2024–2025) e format con ospiti e comunità locali.
A Trani nascono e crescono Orizzonte Comune e TerraMare Nexus, associazioni culturali orientate alla sostenibilità e alla cura del paesaggio urbano-costiero: un progetto che Renzo presenta anche con la giornalista Carmelina Rotundo Auro e post dedicati a arte, cultura letteratura, poesia. E “Oltre La Memoria”, con Stefania De Toma e Marco Pilone.

Dialoghi di fede: dalla Bhakti a un lessico più largo
La traiettoria spirituale di Renzo — nata nell’orizzonte gauḍīya vaiṣṇava — oggi continua in rapporto con guide ISKCON (in particolare Hridayānanda Dāsa Gosvāmī) e con esperienze di meditazione BK e laica.
Intervista — «Io, oggi»
Claudia Venturi. Renzo, partiamo da quella mail di tua madre. Cosa ti ha fatto scattare?
Renzo Samaritani Schneider. Tenerezza. E pace. È un punto e virgola più che un punto: riconoscere che nonostante tutto — libri, rotture, silenzi — siamo rimasti in ascolto. E oggi ce lo diciamo senza spine.
Venturi. Le origini: San Lazzaro, Bologna. Che cosa ti porti addosso di quei luoghi?
Samaritani Schneider. Il passo sottoportico, il parlare piano e diretto, i bus della sera. Bologna mi ha insegnato la socialità e la contraddizione. E la biblioteca come casa.
Venturi. Quando capisci che la spiritualità non sarà una parentesi?
Samaritani Schneider. Quando mi accorgo che smuove i gesti minimi. La scelta vegetariana prima, poi la vita in tempio: poco rumore, molto servizio. La disciplina ti cambia anche la voce.
Venturi. Radio, microfoni, comunità: perché continui a far radio?
Samaritani Schneider. Perché la radio è compagnia che non invade. Una voce può ricucire un’ora storta. E perché a Trani la radio è diventata un tavolo: la città ascolta, si racconta, si riconosce.
Venturi. Cos’è oggi TerraMare Nexus?
Samaritani Schneider. Un cantiere gentile: solare, mobilità pulita, memoria civica, educazione ambientale. La Puglia ti chiede di essere concreto e poetico insieme.
Venturi. “Stefania” è un personaggio o una parte di te?
Samaritani Schneider. Entrambe. È la libertà di cambiare figura per dire la stessa sincerità. Mi ha insegnato ad avere meno paura della mia voce.
Venturi. E con Helga, oggi?
Samaritani Schneider. Oggi c’è rispetto. E riconoscenza: senza la sua scrittura non avrei trovato la mia. La memoria non è una zavorra se la porti in due.
Venturi. Che cosa chiedi ai prossimi dodici mesi?
Samaritani Schneider. Silenzio buono per scrivere, salute per chi amo, e qualche progetto che unisca tecnologia e compassione. Poche cose, ma fatte bene.
Cronologia essenziale
- 1966 — Nasce a San Lazzaro di Savena (BO).
- Anni ’80–’90 — Scelta vegetariana; incontro con i devoti; periodi di vita nel Tempio Hare Krishna di Bologna; i primi anni di radio con Radio Krishna Centrale.
- Anni ’90 — Volontariato con Pubblica Assistenza — Città di Bologna; microfoni, strade, socialità.
- 2000 — Cura a Bologna il Convegno nazionale sulla “Comunanza di Ideali tra le Religioni e i Movimenti Spirituali e New Age”.
- 2010 — Pubblica Stefania, il Viaggio di un’Anima.
- 2021–oggi — Trasmissioni, podcast, K-Radio.
- 2023–oggi — Trasferimento a Trani; nascita e sviluppo di TerraMare Nexus e progetti civici con la comunità locale.
Post-scriptum: la dedica di una madre
Nel giorno del compleanno, Helga scrive al figlio: «Ti voglio tanto bene e sono fiera di te!». È forse la sintesi migliore di questo profilo: un uomo che ha scelto, lungo anni complessi, di non rinunciare alle domande — e di farne un mestiere condiviso.
Nota sulle fonti
Questo articolo attinge ai quattro ebook autobiografici forniti dalla Snail’s Pace Edition— per le informazioni chiave sono indicati i riferimenti puntuali in linea — e a fonti pubbliche e istituzionali sulla produzione di Helga Schneider, sulle attività mediatiche e associative di Renzo Samaritani Schneider e sul contesto civico di Trani.