L’11 luglio 2025 si è tenuto un incontro spirituale online che ha acceso i cuori dei presenti, centrando l’attenzione sulla misericordia infinita di Sri Chaitanya Mahaprabhu. La riunione si è aperta con la recita di inni devozionali in sanscrito e telugu, stabilendo un’atmosfera sacra e vibrante.
Durante la sessione, Maharaji ha commentato il primo verso del Chaitanya Charitamrita, celebrando Mahaprabhu e Nityananda come incarnazioni dorate con braccia lunghe e occhi di loto: simboli viventi della compassione divina. È stato sottolineato come questa incarnazione sia accessibile a tutti — anche ai caduti — e come Mahaprabhu, al contrario di altre divinità, non punisca le persone ma le loro qualità negative.
Il colore dorato di Chaitanya rappresenta la ladini shakti di Radharani, espressione dell’amore più elevato. La sua “mahabhava” — il sentimento estatico di amore per Krishna provato da Radharani — è ciò che lo distingue da ogni altro avatar. Questo lo rende un Karunavatara: un’incarnazione della misericordia.
L’incontro ha poi ribadito l’importanza del Sankirtana come dharma per il Kali Yuga: il canto collettivo del Santo Nome, mezzo privilegiato per ottenere il Krishna Prema. Tuttavia, è stato chiarito che il Nome deve essere ricevuto da un Guru autentico, non da chi ne fa uso senza averne compreso la potenza spirituale.
Altri temi trattati: la distinzione tra Mahamaya e Yogamaya, la vera identità del brahmana non basata sulla nascita ma sulle qualità, l’importanza dell’umiltà e della misericordia, il ruolo delle Manjari nel servizio devozionale, e infine il progetto globale di Srila Prabhupada per rendere la coscienza di Krishna accessibile a tutti.
Questo incontro ha ricordato che Chaitanya Mahaprabhu è venuto per insegnarci non con la spada, ma con l’amore. E in questo tempo di confusione, il suo canto rimane la bussola per ritrovare la via dell’anima.