San Nicolino e i Fratelli del Sacro: Viaggio nella Pietà di Trani

di Renzo Samaritani Schneider

La pietà popolare a Trani. Tra culto del Santo Patrono e Confraternite

La pietà popolare a Trani si manifesta nel vivace culto di San Nicola Pellegrino, Patrono della città, celebrato con solenni processioni annuali che richiamano migliaia di devoti (santiebeati.it, it.wikipedia.org); si concretizza inoltre nella tradizione secolare delle confraternite, quindici sodalizi laicali attivi sin dal XV secolo che, attraverso riti, opere di carità e antichi statuti, perpetuano la devozione popolare e rafforzano l’identità culturale della comunità tranese (it.wikipedia.org).

Introduzione

La pietà popolare è quella forma di devozione che nasce “dal basso”, dal sentire quotidiano dei fedeli, e trova espressione nelle feste liturgiche, nei pellegrinaggi, nelle processioni e nelle attività delle confraternite. A Trani, la sintesi perfetta di questo fenomeno è offerta dal rapporto tra la città e il suo Santo Patrono, San Nicola Pellegrino, e dalla viva presenza dei sodalizi confraternali che ne accompagnano il culto nel corso dell’anno (it.wikipedia.org).

La devozione al Santo Patrono di Trani

San Nicola Pellegrino: vita e memoria

San Nicola Pellegrino, noto anche come San Nicolino, fu un giovane pellegrino greco nato a Stiri intorno al 1075, che giunse a Trani il 20 maggio 1094 e morì il 2 giugno dello stesso anno (it.wikipedia.org). Canonizzato da Papa Urbano II nel 1099, la sua memoria liturgica è celebrata il 2 giugno di ogni anno (it.wikipedia.org, it.wikipedia.org).

Le feste e le processioni

Il principale centro di culto è la Cattedrale di Trani, che custodisce la cripta contenente le reliquie del Santo e ospita le cerimonie più solenni (santiebeati.it). Ogni anno, la festa patronale in onore di San Nicolino si celebra tra il sabato e il lunedì della prima settimana di agosto, con processioni durante le quali vengono portati in giro per la città il busto d’argento e le reliquie del Santo (it.wikipedia.org). Nel 2024, le celebrazioni si sono svolte dal 2 al 5 agosto, con provvedimenti straordinari di viabilità comunale per accogliere decine di migliaia di partecipanti (comune.trani.bt.it).

Le Confraternite a Trani

Storia e origini

A Trani esistono circa quindici confraternite, di cui tre arciconfraternite, con radici che affondano tra il XV e il XVIII secolo (it.wikipedia.org). Tra le più antiche spicca l’Arciconfraternita del Santissimo Sacramento, detta dei Bianchi, attestata sin dal XV secolo e con sede nella Cattedrale di Trani (it.wikipedia.org).

La Congrega di San Vito, originariamente denominata Santa Maria de’ Bianchi, è documentata dal 1466 e ricevette il Regio Assenso il 4 giugno 1791 (siusa-archivi.cultura.gov.it). L’Arciconfraternita dell’Immacolata Concezione, con sede nella chiesa di San Francesco, fu eretta come Monte di Confratellanza nel 1715 e ricevette il Regio Assenso il 16 novembre 1776 (siusa-archivi.cultura.gov.it).

Attività e rituali confraternali

Le confraternite si caratterizzano per il loro impegno in opere di misericordia, assistenza ai poveri, accompagnamento dei defunti e organizzazione di feste religiose e processioni (it.wikipedia.org). Durante la Settimana Santa, per esempio, cooperano nella preparazione degli Altari della Reposizione e portano in processione i simulacri dei Misteri del Venerdì Santo, contribuendo a uno dei momenti devozionali più suggestivi del calendario tranese (it.wikipedia.org).

La pietà popolare: dinamiche sociali e culturali

Partecipazione della comunità

Le feste patronali e le processioni delle confraternite coinvolgono trasversalmente tutte le età e le classi sociali, richiamando fedeli, appassionati di folklore religioso e turisti lungo le vie del centro storico (it.wikipedia.org). La condivisione di questi eventi rafforza il senso di appartenenza alla comunità e tramanda antiche tradizioni di generazione in generazione.

Simboli e credenze

Simboli come i rami di ciliegio e i campanellini, utilizzati nei cortei processionali di maggio dalla Congrega di San Nicola Pellegrino, rievocano i gesti del Santo, che secondo la tradizione regalava ciliegie ai bambini tranesi (it.wikipedia.org). L’invocazione “Kyrie Eleison” (“Signore, pietà”), tipica della spiritualità orientale del Santo, risuona ancora oggi nelle vie della città, un richiamo costante alla misericordia e alla preghiera di cuore (it.wikipedia.org).

Conclusioni

A Trani, la pietà popolare non è un residuo del passato, ma una realtà viva che unisce devozione, arte, storia e solidarietà. Tra il culto del loro Patrono e l’opera instancabile delle confraternite, i tranesi continuano a esprimere una fede partecipe e collettiva, guardando al futuro con un profondo rispetto per le proprie radici culturali e spirituali.

Articolo a firma di Renzo Samaritani Schneider

https://ift.tt/wWqt9G5 https://ift.tt/5zY9vlX

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *